Docente: Antonella Rachel Perazzini
Durata: 6 incontri
Mercoledì ore 18,15 – 20,15
4, 11, 18, 25 marzo; 1, 8 aprile
Sede: Università Aperta Masina – Fellini, via Giuliano da Rimini, 8 – Rimini
Contributo € 90
Le origini dei tarocchi non sono certe, le più accreditate si possono ricondurre alle seguenti sorgenti:
- XXIII secolo A.C. in Egitto
(I tarocchi sono una derivazione dei geroglifici del Libro di Toth e rappresentano una sintesi della conoscenza religiosa Egizia);
- XI secolo A.C. in Cina
(I tarocchi presentano diverse analogie con i Ching, libro custode dell’antica saggezza cinese);
- XIV D.C. in Italia
I tarocchi nacquero con tutta probabilità nell’Italia del Nord alla corte di Filippo Maria Visconti, Duca di Milano, durante la prima metà del quattrocento. Lo testimoniano i molteplici ritrovamenti di carte, citazioni in documenti e registri di corte quattrocenteschi e l’utilizzo nelle carte di “semi” tipici del sistema italiano: spade, bastoni, coppe e denari.
Nel 1506, in un capitolo contro la divinazione, l’italiano Giovanni Pico della Mirandola includeva “le immagini raffigurate in un gioco con le carte” come una delle diverse forme di sortilegio.
Tuttavia, il primo libro di testimonianza scritta di divinazione per mezzo dei tarocchi fu stampato nel 1527, nasce così la figura del tarologo il quale rappresenta un canale fra l’energia del consultante e l’energia universale, in quanto esso, attraverso il significato dei simboli attribuiti ad ogni Arcano, riesce a decifrare quale sia la situazione e il possibile percorso da intraprendere.
I ventidue Arcani Maggiori servono ad interpretare l’Essenza della situazione.
Prima ancora di carte divinatorie, i tarocchi sono strumenti di evoluzione, maestri a cui affidarsi per un consiglio.
Il grande psicologo Carl Gustav Jung affermò che il simbolo, in qualsiasi forma esso si manifesti, è in grado di far suscitare dal profondo della nostra psiche intuizioni di carattere superiore e che, in una stesa di tarocchi, nessuna carta esce mai a caso.
Il corso è rivolto a tutti coloro che, attraverso il Simbolo del tarocco, vogliono lasciarsi incuriosire dalle infinite interrelazioni che si possono cogliere nel quotidiano, senza per questo essere tarologi.
I miei studi in riferimento alla Simbologia dei Tarocchi si sono approfonditi con vari corsi tenuti dal prof. Andrea Vitali, storico del simbolismo, a cui si devono i progetti storico scientifici delle più importanti esposizioni realizzate in Italia e all’Estero sui Tarocchi.
Antonella Rachel Perazzini